Un primo piatto tipico della tradizione culinaria romana molto semplice da realizzare che io ho variato usando al posto delle penne il riso. Ha un gusto intenso e deciso, l’importante è scegliere un pomodoro di ottima qualità.

Ingredienti per 2 persone  

          •  160 g di riso parboiled
          •  250 g di polpa di pomodoro italiano di buona qualità  
          •  1 cipolla bionda di piccole dimensioni     
          •  1 spicchio di aglio
          •  2 cucchiai di olio extravergine di oliva
          •  peperoncino piccante a piacere
          •  4 rametti di prezzemolo
          •  sale q.b.  

Preparazione 

  1. Pulire la cipolla rimuovendo le estremità e lo strato esterno di consistenza cartacea, quindi tritarla molto finemente assieme allo spicchio d’aglio anch’esso spellato. 
  2. Tagliuzzate il peperoncino, lavate il prezzemolo, selezionandone le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere.
  3. Mettete in una padella l’olio, il trito e farlo dorare a fiamma dolce. 
  4. Unite quindi il peperoncino, mescolare, lasciar cuocere per qualche minuto, quindi aggiungete il riso e procedete alla tostatura. Non appena i chicchi diventeranno traslucidi, unire la polpa di pomodoro e lasciar insaporire qualche minuto, poi versare poca acqua bollente e procedere alla cottura mescolando frequentemente unendo un mestolo di acqua bollente alla volta, solo quando il precedente sarà completamente assorbito.
  5. Aggiungere la polpa di pomodoro, un pizzico di sale e proseguire la cottura per 10-15 minuti, a fiamma media e senza coperchio, mescolando di tanto in tanto.             
  6. A fine cottura unire un po’ di prezzemolo tritato, mescolare e servite immediatamente decorando con altro prezzemolo tritato. 

Proprietà nutrizionali del peperoncino

Il peperoncino rosso appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è originario delle Americhe.

Il peperoncino maturo è particolarmente ricco di vitamine; rilevante è soprattutto il contenuto in vitamina C. Da sottolineare anche la generosa presenza di carotenoidi (precursori della vitamina A), niacina (o vitamina PP), vitamina k e vitamina E e di alcuni sali minerali (potassio, calcio, ferro e fosforo). 

La capsaicina, il principio attivo che gli conferisce l’effetto di piccantezza è volatile, per cui una volta messo in bocca un peperoncino, il piccante sale al palato, al naso e agli occhi, ed è solubile solo nell’alcool e nel latte, quindi per calmare il bruciore è inutile bere acqua. Questo principio è di aiuto anche per la digestione perché stimola la secrezione degli enzimi, così un cibo cotto col peperoncino si conserva più a lungo, ragione per cui nei paesi caldi si fa più uso di questa spezia.  

Favorirebbe anche la digestione, perché aumenta la secrezione di muco e succhi gastrici, oltre che la peristalsi intestinale, evitando la fermentazione e la formazione di gas intestinali, in particolare si è rivelato efficace nei trattamenti contro la candida. 

Oltre che come ingrediente che dà sapore a molti piatti, la sua notorietà e la sua diffusione sono legate al miglioramento della circolazione sanguigna, grazie alla sua capacità di rinforzare i vasi rendendoli più elastici, favorendone la dilatazione. 

Gli antiossidanti che contiene contribuiscono a combattere la malattia cardiovascolare, a ridurre il colesterolo e a proteggere da ictus, arteriosclerosi e rischio di infarto. Più recentemente si è scoperta la sua proprietà antitumorale, in particolare relativamente al tumore della prostata e la protezione nei confronti del tumori dello stomaco. Alcuni studi clinici suggeriscono come l’uso costante di peperoncino possa prevenire alcune patologie gastrointestinali (in particolare l’ulcera gastrica e quella duodenale). 

Uno studio condotto dalla Duke University (Durham, North Carolina) deduce che il peperoncino può essere efficace contro la malattia infiammatoria intestinale (IBD). Può aiutare a uccidere i batteri, come H. pylori e quindi, aiutare a prevenire le ulcere dello stomaco. 

Il  peperoncino aumenta la secrezione di succhi gastrici e migliora la digestione grazie al suo potere antifermentativo. Tiene inoltre pulite le mucose. Nelle diete in cui è prevista un’assunzione regolare, l’influenza del capsicum porta a migliorare e a velocizzare i processi metabolici.

Il peperoncino ha anche proprietà antibiotiche, antibatteriche ad opera dei flavonoidi e capsaicinoidi. E’ molto utile nella cura di raffreddore, bronchite e sinusite; combatte la fermentazione, la formazione di gas intestinali e il passaggio delle tossine nel sangue. 

Efficace contro artriti e reumatismi, il peperoncino è un ingrediente essenziale di molte creme e gel antinfiammatori ad azione topica. Aiuta ad alleviare il dolore migliorando la circolazione sanguigna. 

Una volta applicata, la capsaicina induce il rilascio di neurotrasmettitori dolorifici dalle terminazioni locali determinando il tipico bruciore; dopo alcune applicazioni, comunque, questa sensazione svanisce, poiché i nervi si “svuotano” di neurotrasmettitori dolorifici e perdono sensibilità nei confronti della sostanza: ciò determina una ridotta percezione del dolore. Attualmente si stanno indagando le possibili applicazioni terapeutiche di sostanze analoghe alla capsaicina, ma dotate di minor effetto irritante;  capire le modalità di attivazione delle sensazioni dolorifiche diverse da quelle bloccate da aspirina e fans è la premessa per individuare nuovi farmaci per lenire quei tipi di dolore (neuropatico, oncologico, emicrania) che non possono essere trattati dagli attuali analgesici. 

IngredienteQ.tà
(g)
CalorieCarboidrati
(g)
Proteine
(g)
Grassi
(g)
Fibre
(g)
Colesterolo
(mg)
Sodio
(mg)
IGCG
Aglio2.000.820.170.020.010.060.000.0630.000.05
Cipolla cotta100.00109.0023.604.100.401.300.000.0015.003.54
Olio extravergine di oliva20.00180.000.000.0020.000.000.000.000.000.00
Passata di pomodoro250.0045.007.503.250.503.750.00400.0035.002.62
Riso parboiled160.00539.20130.0811.840.480.800.0014.4039.0050.73
Totale532.00874.02161.3519.2121.395.910.00414.4631.1156.95
A persona266.00437.0180.679.6110.702.950.00207.2331.1128.47

Le schede dei valori nutrizionali delle ricette sono realizzate attraverso l’utilizzo delle tabelle dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione: www.inran.it