Questo di oggi è un contorno veloce, sfizioso e colorato, perfetto per l’estate, che può essere utilizzato anche come condimento per la pasta o per la pizza. Inoltre, i peperoni cotti in questo modo risultano anche più digeribili.

Ingredienti per 2 persone

  • 2 peperoni colorati (se avete fretta potete utilizzare quelli grigliati surgelati)
  • 1 cipolla rossa di Tropea (potete utilizzare anche quella bianca)
  • 250 g di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 40 g di olive nere di Gaeta
  • 10 g di capperi salati
  • peperoncino
  • sale q.b.

Preparazione

Per questa ricetta, ho utilizzato le pentole a fondo spesso ad accumulazione termica e il coperchio ermetico, quindi senza aggiunta di olio.

  1. Mettete i peperoni sulla graticola e farli arrostire. Spellarli e mondarli dei semi (mantenendo la loro acqua) e tagliarli a strisce (sempre con le mani).
  2. Tagliate a fettine sottilissime la cipolla. Snocciolate le olive. Tagliuzzare il peperoncino.
  3. Sistemate tutte le verdure nella pentola bassa, unite la passata di pomodoro, mettete il coperchio, scaldate alla temperatura adatta per cuocere e lasciar cuocere a calore molto moderato per un’ora circa.
  4. A due terzi di cottura unite le olive snocciolate e i capperi e terminate la cottura.
  5. Terminata la cottura, togliete il coperchio, unite il cucchiaio d’olio a crudo, mescolate e servite. Evitate il sale; le olive e i capperi renderanno la preparazione salata al punto giusto.

Cottura tradizionale

Potete utilizzare una normale pentola antiaderente per la cottura dei peperoni; in questo caso procedete in questo modo:

  1. Fate rosolare la cipolla affettata molto finemente con 1 cucchiaio di olio, unite i peperoni, il peperoncino (se gradito), lasciateli stufare qualche minuto, poi incorporate la passata di pomodoro.
  2. Mescolate bene e cuocete a fuoco basso per circa 45 minuti.
  3. A due terzi di cottura unite le olive snocciolate e i capperi e terminate la cottura.
  4. Mescolate e servite.

Peperoni: proprietà, benefici e controindicazioni

Il peperone (Capsicum annuum L.) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Solanaceae, di cui fanno parte anche i pomodori, le patate e le melanzane: tutti prodotti di origine Centro e Sudamericana.

Oggi il peperone è presente un po’ in tutte le tradizioni culinarie d’Europa, in particolare in SpagnaItaliaGrecia e Turchia.

Proprietà nutrizionali

I peperoni hanno proprietà antiossidanti, grazie al contenuto di vitamina A, C e betacarotene o provitamina A, presente soprattutto nel peperone rosso, inoltre sono diuretici e depurativi: stimolano l’attività del fegato e aiutano a liberare il corpo dalle tossine. 

I peperoni contengono un buon livello di fibre, calcio, fosforo e ottimi livelli di potassio. Tra le vitamine quelle con la presenza più incisiva sono la Vitamina A e la Vitamina C; il peperone crudo contiene più vitamina C di un qualsiasi agrume e ben il doppio del kiwi. Nel peperone sono presenti anche altre vitamine importanti, come quelle del gruppo B e, soprattutto nel peperone rosso, la provitamina A o betacarotene. Dal colore del frutto dipende la presenza più o meno rilevante di carotenoidi e polifenoli. Il peperone rosso ne contiene molti di più rispetto a un peperone verde. A questi composti antiossidanti si aggiungono altri carotenoidi (la capsantina, pigmento liposolubile responsabile del colore rosso/arancione, e il licopene) e polifenoli  dagli effetti protettivi contro i tumori e le patologie cardiache, cioè la luteolina e la quercetina. La violaxantina è un altro carotenoide antiossidante presente particolarmente nei peperoni gialli. I peperoni contengono inoltre alfa e betacarotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina, tutti composti con spiccate proprietà antiossidanti.

Tra gli amminoacidi troviamo l’acido aspartico e glutammico, arginina, alanina, valina, leucina, lisina, fenilalanina e triptofano.

Sarebbe preferibile consumarli crudi, essendo le vitamine in esso contenuto termolabili, infatti, la cottura (soprattutto se ad alte temperature) tende a diminuire l’apporto vitaminico dei peperoni.

Nel peperone sono presenti anche molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferrofosforosodio e calcio. La buona quantità di fibra e di acqua ed una ridotta presenza di zuccheri fanno del peperone un ortaggio ipocalorico dal lieve effetto lassativo

Peperoni gialli, rossi e verdi: le differenze

I tre diversi colori dei peperoni sono dovuti al loro diverso grado di maturazione, poiché all’inizio tutti i peperoni sono verdi.

Dal punto di vista organolettico ci sono alcune differenze. Quelli rossi hanno una polpa croccante e zuccherina, ricchissimi di vitamina C e di vitamina A, i gialli sono succosi e teneri e il loro colore si deve alle elevate quantità di betacarotene, che è un potente antiossidante, mentre i verdi hanno una polpa carnosa e un sapore dolce.

Peperoni: effetti benefici

Gli effetti benefici che i peperoni esercitano sulla salute sono legati principalmente all’importante contenuto di composti antiossidanti che contribuiscono a difendere l’organismo dall’azione dei radicali liberi, causa di alterazioni del genoma cellulare e delle malattie degenerative croniche.

Vediamo i più importanti:

Effetto antinfiammatorio

carotenoidi rivestono un ruolo importante nei processi infiammatori e nei meccanismi dell’immunità, in particolare delle vie respiratorie. Il peperone è ricchissimo di sostanze antinfiammatorie, sia nel frutto che nelle foglie.

La capsaicina del peperone e dei peperoncini, oltre che come antiossidante e anti-carcinogeno, interviene come antinfiammatorio nel dispendio energetico e nella soppressione dell’accumulo di grasso. Un recente studio ne ha valutato addirittura l’effetto su un modello di allergia alimentare. I risultati hanno mostrato che la capsaicina ha attenuato importanti fattori associati all’allergia alimentare, come l’infiammazione e lo stress ossidativo.

Proprietà antitumorali

Alcuni studi hanno messo in evidenza le proprietà antitumorali di alcune sostanze presenti nei peperoni. L’elevata quantità di vitamina C è un indizio abbastanza indicativo. Sappiamo infatti che l’acido ascorbico, oltre ad intervenire in molte reazioni chimiche del metabolismo cellulare (formazione del collagene e degli ormoni surrenalici, crescita e mantenimento delle ossa e delle gengive, assorbimento del ferro da parte dell’organismo, salute e bellezza della pelle, riduzione dei dolori articolari) è un potente antiossidante in grado di rafforzare il sistema immunitario, combattere l’effetto dei radicali liberi e difendere dagli agenti inquinanti, prevenendo così malattie degenerative come quelle tumorali. Anche i carotenoidi, il licopene in particolare, e la capsantina, vengono associati ad una riduzione del rischio di contrarre un tumore.

Protezione del sistema cardiocircolatorio

Ricerche scientifiche dimostrano come l’assunzione di alimenti ricchi di quercetina, un flavonoide polifenolico presente nel peperone, è inversamente correlata all’insorgenza di malattie cardiovascolari. Recenti studi di laboratorio rilevano un’attenuazione della pressione sanguigna dopo l’integrazione di quercetina.

Inoltre il peperone, se sottoposto a cottura a vapore, migliora significativamente il legame con l’acido biliare riuscendo così a ridurre l’assorbimento dei grassi. Il legame con gli acidi biliari è stato correlato ad una efficace prevenzione contro lo sviluppo di malattie cardiache e del cancro.

All’effetto degli antiossidanti sul sistema cardiocircolatorio si aggiunge quello generato dalla presenza abbondante del potassio. Questo elettrolita consente una normale vasodilatazione, rilassa le pareti dei vasi sanguigni permettendo un maggior afflusso di sangue. Tutto ciò determina il miglioramento dei valori pressori e una corretta regolazione della frequenza cardiaca. Inoltre, la presenza di flavonoidi e di capsaicina, evita l’accumulo di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue.

Salute degli occhi

Gli antiossidanti e gli antinfiammatori naturalmente contenuti nel peperone, oltre a migliorare la capacità visiva, possono fornire benefici nel ridurre il rischio di patologie oculari legate all’età. I nutrienti di maggior interesse in questo senso sono i carotenoidi (zeaxantina e il β-carotene), le vitamine C ed E, la luteina e lo zinco.

Uno studio AREDS (Age-Related Eye Disease Study) ha recentemente dimostrato che le persone con un elevato apporto dietetico di carotenoidi, luteina e zeaxantina hanno una riduzione del 35% del rischio di cataratta e di degenerazione maculare senile neo-vascolare.

Depurativi e diuretici: i peperoni, soprattutto quelli verdi, aiutano a depurare l’organismo anche grazie alla presenza di solanina che stimola l’attività del fegato aumentando così la produzione di bile. Ciò ha effetti disintossicanti e depurativi sul nostro organismo. Potassio e carotene, oltre all’alto contenuto di acqua, conferiscono ai peperoni proprietà diuretiche, aiutano a eliminare le tossine e i liquidi in eccesso combattendo la ritenzione idrica.

Azione lassativa: l’elevato contenuto di acqua e le fibre rendono i peperoni leggermente lassativi, aiutano la motilità intestinali e prevengono episodi di stipsi.

Proteggono il cervello

L’elevato contenuto di vitamine nel peperone aiuta a mantenere in salute il sistema nervoso e il suo principale organo, il cervello.

Secondo recenti studi, la vitamina B6 è un ottimo coadiuvante dei farmaci utilizzati nelle terapie neurologiche: riuscirebbe infatti ad alleviare alcuni sintomi collaterali quali mal di testa, dolori cronici e stati depressivi e a determinare un aumento dei livelli di serotonina e di norepinefrina, noti come ormoni della felicità.

La carenza di vitamina B6 può provocare deterioramento cognitivo, soprattutto nell’età senile, che può anche degenerare in patologie come l’Alzheimer e il Parkinson. In più, i peperoni sono associati a finocchi e sedano nel contenuto di luteolina, una sostanza che aiuta la preservazione delle cellule celebrali.

Donano energia: il contenuto di quasi tutte le vitamine del gruppo B rende i peperoni un alimento energetico in quanto, queste vitamine, agevolano la trasformazione dei nutrienti in energia svolgendo un ruolo fondamentale nel metabolismo energetico. Inoltre, la vitamina B 12 e la vitamina C, favoriscono l’assorbimento di ferro.

Effetti collaterali e controindicazioni

Si parla molto della tossicità della solanina presente negli ortaggi appartenenti alla famiglia delle “Solanaceae” (pomodori, patate, melanzane e peperoni). La cottura, però, ne determina una notevole riduzione. Il peperone contiene livelli molto esigui di solanina. Livelli più alti si riscontrano nella versione acerba del peperone, quella verde. Quelli maturi gialli e rossi hanno meno di 80-90 mg/kg di solanina. Per accusare qualche disturbo si dovrebbero mangiare almeno 3 kg di peperoni! Sarebbe un errore, quindi, eliminare questo ortaggio e le altre Solanacee per paura di intossicarsi.

I peperoni possono creare qualche difficoltà digestiva se il quadro di partenza è complicato da problemi gastrici. L’abbondanza di capsaicina nei peperoncini può essere causa di irritazione alle mucose gastrointestinali e di fastidi in caso di ulcere ed emorroidi. Nei bambini, inoltre, la capacità di assorbire la capsaicina senza rischi è più bassa, dunque sarebbe bene evitarli, o inserirli sono in piccole dosi, nell’alimentazione degli under 14.

In certi casi, i peperoni possono essere causa di intolleranze. In tal caso, è bene evitarne il consumo.

L’allergia ai peperoni, pur essendo rara, è provocata dagli allergeni Cap A1 e Cap A2: nei casi più lievi si manifesta con gonfiore addominale e reazioni a carico di stomaco e intestino; nei casi gravi può portare anche allo shock anafilattico. È dunque importante conoscere il proprio stato di salute in questo caso e, se serve, evitare del tutto l’assunzione dei peperoni.

Peperoni: come renderli digeribili

Spesso risultano di difficile digestione. Ma mangiarli senza questo fastidioso effetto collaterale è possibile.

problemi di digeribilità sono dovuti alla buccia e a due sostanze in essa contenute: la solanina e la flavina.

Come tutte le solanaceae (lo sono anche le patate, i pomodori e le melanzane), i peperoni contengono solanina. Se presente in alte dosi, è una sostanza tossica. È presente in livelli alti nel peperone verde, mentre è minore in quello rosso o giallo. Abbonda nei vegetali non maturi o coltivati in serra, quindi il modo migliore è rispettare la stagionalità sia per i peperoni che per le altre solanacee e preferire i peperoni colorati, rossi e gialli, mentre quelli verdi essendo più acerbi sono da evitare visto la percentuale maggiore di solanina.

La flavina è contenuta nella parte bianca interna del peperone e nei semi, e una volta ingerita si attacca alla parete dello stomaco provocando dolore o pesantezza.

Il nostro intestino fatica moltissimo a processare queste parti, quindi è meglio eliminarle del tutto. Anche il modo in cui tagliamo i peperoni può aiutare il nostro intestino a digerirli meglio. Se li tagli in orizzontale e con spessore di pochi centimetri, diventano subito più digeribili perché in questo modo si spezza la fibra della polpa del peperone, aiutando l’intestino nel lavoro più difficile. Anche gustare il peperone in crema o in salsa aiuta a conservare il gusto senza grosse conseguenze per la digestione.

Infine, c’è la buccia. Questa è un’altra parte che complica la digestione perché ricca di cellulosa che il nostro organismo non riesce a scindere: per questo è meglio eliminarla dopo aver cotto i peperoni. Assunta in quantità leggere, la buccia può aiutare a ripulire il tratto intestinale e a regolarizzarne il transito. Ma meglio non abusare.

La digeribilità dei peperoni dipende anche dal metodo di cottura; molte persone non riescono a digerire i peperoni arrosto, soprattutto dopo che vengono spellati e lavati sotto l’acqua corrente. Il motivo è che in questo modo viene eliminato il liquido denso che si forma all’interno del peperone dopo la cottura, che contiene un enzima in grado di facilitarne la digeribilità.

Quindi, per migliorare la digeribilità del peperone, eliminare la pelle, i semi e le parti bianche, ma non l’acqua al suo interno e aggiungere un po’ di aceto o limone come condimento oltre all’olio.

Nel processo di digestione, gioca un ruolo importante anche la composizione del piatto, ossia con cosa viene accompagnato il peperone; è più digeribile se mangiato insieme a carne bianca o pesce, pasta o altri cereali, invece, si hanno problemi di digestione e gonfiore se consumato insieme alle uova al tegamino, ai legumi oppure ai formaggi, che tendono ad appesantire e a gonfiare.

https://www.benessere360.com/peperoni.html

https://www.melarossa.it/nutrizione/alimenti/peperoni/

https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/peperoni-piu-digeribili

Alimento Qta (g) Calorie Grassi (g) Carboidrati (g) Proteine (g) Fibre (g) Colesterolo (mg) Sodio (mg) IG CG
Peperoni 400 124 1,2 26,8 3,6 6,8 0 8 15 4,02
Cipolla rossa cotta 100 100 0,4 23,6 4,1 1,3 0 0 15 3,54
Passata di pomodoro 250 45 0,5 7,5 3,25 3,75 0 400 35 2,62
Olio evo 10 90 10 0 0 0 0 0 0 0
Olive di gaeta 40 93,6 10,04 0,32 0,64 1,56 0 21,6 15 0,05
capperi 10 2,3 0,1 0,5 0,2 0,3 0 296,4 15 0,08
Totale 810 454,9 22,24 58,72 11,79 13,71 0 726 20,99 10,31
A persona 405 227,45 11,12 29,36 5,90 6,86 0 363 20,99 5,15

Le schede dei valori nutrizionali delle ricette sono realizzate attraverso l’utilizzo delle tabelle dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione: www.inran.it